Il backup dei dati viene fatto su supporti di memoria di massa che offrono grande capacità a basso costo (uno stesso supporto può fornire spazio per il backup di più dischi) e alta affidabilità (se in presenza di un errore il backup risultasse danneggiato, sarebbe impossibile il ripristino). La velocità è un altro fattore rilevante, meno critico rispetto a quelli citati precedentemente poiché i backup lunghi sono frequentemente automatizzati e quindi non risulta essere fondamentale il tempo di esecuzione.
Per tutti questi motivi i device dedicati al backup sono basati su tecnologie a nastro che hanno alta affidabilità a costi contenuti e sono relativamente veloci nell'accesso sequenziale tipico della procedura di copia. La velocità si misura in termini di byte trasferiti al secondo (Bps) e arriva a diversi GB all'ora. Questo tipo di device ha capacità molto elevate (nell'ordine delle decine di GB) ed è indicato nei sistemi medio grandi che hanno grandi quantità di dati critici di cui fare frequenti backup. Alternativamente possono essere utilizzate unità a cartucce magnetiche rimovibili che hanno minori capacità in termini di memorizzazione e velocità, ma sono più economiche e possono essere efficacemente usate per backup meno frequenti e di minori dimensioni.
In alternativa possono essere utilizzati anche supporti non dedicati al backup, ma che in particolari condizioni si prestano a questo tipo di attività. Per esempio, i supporti ottici (come CD e DVD, scrivibili e riscrivibili) oppure i supporti magneto-ottici possono essere usati per backup di dimensioni medio/piccole. Un'ulteriore alternativa è costituita da dischi fissi aggiuntivi, che possono essere inseriti in un sistema per contenere il backup dei dati di quel sistema o di altri. Infine, si possono usare i floppy per copie di file di pochi KB, che costituiscono una forma personale di backup.